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Luca Giurato morto con un infarto fulminante: sintomi e campanelli d’allarme da non sottovalutare

Luca Giurato ha perso la vita a causa di un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo, come riconoscere l’arrivo di un infarto. 

Luca Giurato è morto a causa di un infarto improvviso e non c’è stato per lui nulla da fare. Aveva 84 anni e la notizia è stata data dalla moglie, Daniela Vergara: “Eravamo a Santa Marinella per goderci l’ultimo scorcio di estate“, queste le sue parole, che denotano come sia stato tutto molto improvviso. Quali sono i sintomi di un arresto cardiaco del genere?

Luca Giurato, come riconoscere i sintomi (Foto IG @lebimbedilucagiurato) – Saporedigossip.it

Ci sono una serie di campanelli d’allarme che non vanno sottovalutati e potrebbero preannunciare proprio l’arrivo di un infarto. In presenza di questi sintomi, è bene rivolgersi subito a un medico  o allertare i soccorsi.

Quali sono i sintomi dell’infarto fulminante, come riconoscere il suo arrivo

Si tratta di un arresto cardiaco improvviso che lascia chiaramente scarsi margini di intervento, ma per fortuna generalmente è preceduto da alcuni sintomi che potrebbero mettere in allarme chi li sta vivendo. E’ sicuramente la più grave forma d’attacco di cuore che c’è, ma se si avvertono determinati sintomi, si può lanciare l’allarme.

I campanelli d’allarme di un infarto fulminante – Saporedigossip.it

Sebbene per Luca Giurato non ci sia stato scampo, ci sono alcuni sintomi generali che potrebbero precedere un simile attacco di cuore e sono. Un dolore al petto generico, ma anche un fastidio che dal petto si irradia alle altre parti del corpo, come braccia – generalmente è maggiormente colpito il sinistro rispetto al destro – mascella, schiena, collo e addorme. Si può avvertire anche un senso di stordimento o sentire le vertigini, la sudorazione potrebbe aumentare.

Si può iniziare ad avere il fiato corto, nausea e vomito, tosse e respiro affannoso, un senso d’ansia improvviso e travolgente. Può però capitare che la sintomatologia sia più forte e repentina e in questo caso il rischio di morte è ancora più elevato perché si arriva direttamente a queste complicanze: grave insufficienza cardiaca, rottura del cuore, arresto cardiaco e shock cardiogeno. Purtroppo è davvero molto difficile riuscire a salvarsi in caso di infarto fulminante, si tratta di un attacco di cuore il cui tasso di mortalità è elevatissimo.

L’evoluzione è rapida e repentina, la morte del miocardio causata dall’occlusione delle coronarie, si estende facilmente e per questo le complicanze fatali sono molto alte. E’ bene però ricordare la sopracitata sintomatologia che può comunque mettere in allarme e spingere a chiedere subito aiuto.

Published by
Lucrezia Russo