
La scomparsa di Ernesto Assante, avvenuta improvvisamente a causa di un malore, segna un momento di profonda riflessione nel mondo del giornalismo e della critica musicale.
Nato il 12 febbraio 1958, Assante ha dedicato la sua vita alla musica, arricchendo il panorama culturale italiano con la sua profonda conoscenza e passione.
Una carriera di prestigio e passione
Ernesto Assante ha iniziato il suo cammino nel giornalismo nel 1977, collaborando inizialmente con il “Quotidiano dei lavoratori”. Il suo talento non ha tardato a emergere, portandolo a diventare una figura chiave come critico musicale per “Il manifesto” e, successivamente, per “La Repubblica”. La sua voce autorevole e le sue analisi incisive hanno arricchito le pagine di numerosi altri giornali e riviste, tra cui “Epoca”, “L’Espresso”, e “Rolling Stone”, rendendolo uno dei critici musicali più rispettati d’Italia.
Innovatore e formatore
Oltre alla sua attività giornalistica, Assante ha esplorato il campo dell’educazione, insegnando alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma. Ha contribuito anche all’Enciclopedia Italiana Treccani, approfondendo temi legati alla musica popolare e dimostrando un impegno costante verso la divulgazione culturale.
Un vuoto nel cuore della cultura musicale
La partenza di Assante lascia un vuoto incolmabile nel mondo della critica e del giornalismo musicale. Conosciuto per la sua presenza costante e le sue analisi al Festival di Sanremo, ha saputo interpretare e guidare i gusti musicali di intere generazioni. La sua eredità , tuttavia, continua a vivere attraverso i suoi scritti, le sue lezioni e l’impatto che ha avuto su colleghi e appassionati di musica.
La perdita di Ernesto Assante non è solo un lutto per la sua famiglia e i suoi amici ma rappresenta una perdita per tutti coloro che apprezzano la musica e il giornalismo di qualità . Il suo lavoro e la sua dedizione rimarranno una fonte di ispirazione per le future generazioni, ricordandoci il potere della musica e della parola scritta nel connettere le persone e celebrare la cultura.