
La conduttrice televisiva Francesca Manzini condivide la sua lotta contro i disturbi alimentari, perdendo 45 chili, e come è riuscita a controllarli.
Vincere la battaglia contro i disturbi alimentari
La notizia della vittoria di una nota conduttrice televisiva e comica italiana contro i problemi alimentari è di dominio pubblico.
Francesca Manzini, che tornerà nel marzo prossimo a condurre “Striscia la Notizia” con Gerry Scotti, usa la sua storia di vita come strumento d’insegnamento.
Nel suo libro, la trentatreenne ha discusso delle serie problematiche legate all’alimentazione. Alla rivista Gente svela il motivo dietro la sua decisione di rivelare la sua lotta: aiutare gli altri. “Persi 25 chili in otto mesi. Sono arrivata a pesare 92 chili per poi scendere a 47, ho rischiato di morire”, ammette.
Francesca Manzini, il percorso verso la guarigione
Sin da giovane, Francesca ha dovuto affrontare parecchi problemi familiari. Sua madre era troppo concentrata sui propri problemi personali piuttosto che occuparsi della figlia.
A un certo punto, Francesca cominciò a mangiare per riempire il vuoto interiore che stava vivendo. “A 15 anni pesavo 72 chili, ma nel tempo sono arrivata anche a 92”.
Parlando della pessima esperienza che ha vissuto a scuola a causa del suo aspetto fisico, spiega, “A scuola mi dicevano di tutto: ‘cesso’, ‘cellulitica’, ‘balena’. Ma io ero come anestetizzata, non reagivo”.
Nonostante questi ostacoli, si è riuscita a riprendere. Grazie al suo forte spirito di sopravvivenza e alla sua innata leggerezza umoristica, Francesca ha cominciato a lottare contro la malattia.
Dall’anoressia alla bulimia e alla rinascita
Durante il suo percorso di guarigione, Francesca ha dovuto affrontare un altro ostacolo: la bulimia. “La mia vita è sempre stata segnata dagli eccessi: o niente o tutto. E quando mi abbuffavo poi mi inducevo il vomito”.
Questo fenomeno è noto come abbuffate o binge eating, un’altra forma di disturbo alimentare, spesso dovuto a un vuoto affettivo.
La rinascita è arrivata quando, poco prima della pandemia, le è stato diagnosticato un tumore, che ha chiamato affettuosamente ‘Rino Tumo‘. L’evento ha riacceso la sua voglia di vivere.
“Ho trovato il medico giusto, l’endocrinologo Paolo Montera, e ho iniziato una psicoterapia cognitivo-comportamentale con la dottoressa Daniela Minea. Ho capito che non si guarisce mai dai disturbi alimentari, che le ricadute sono frequenti, ma ora posso controllarle. Se sono in ansia non mi butto sull’amatriciana, al massimo mangio un cioccolatino. Ogni giorno è una conquista. E cerco di fare sport”.